Vedo cambiare Milano velocemente sotto i miei occhi, tanto velocemente che mi capita di passeggiare per vie consuete, girare lo sguardo e trovarmi di fronte a nuovi scorci e prospettive. E quello che vedo devo dire che non mi dispiace affatto. L’inserimento di questi volumi in altezza nella nostra città un po’ piatta le conferisce più slancio, detto anche da una che non ha mai amato un granché i grattacieli. In alcuni angoli lo skyline è davvero sorprendente, un rimando tra vecchio e nuovo che non si respingono ma si intrecciano. Ieri, come tanti milanesi incuriositi, ho fatto due passi nel nuovo insediamento ( Progetto porta Nuova) sorto sulle ex Varesine, fino a poco tempo fa un vuoto urbano triste e infrequentabile tra le stazioni di Garibaldi e Centrale.
Da pochi giorni è stato inaugurato il percorso ciclo pedonale che collega piazza Gae Aulenti, al centro dei grattacieli Unicredit di Cesar Pelli già molto amata e frequentata da milanesi e turisti, con Piazza della Repubblica passando sopra via Melchiorre Gioia.
Nonostante la passeggiata si snodi tra alti palazzi molto ravvicinati e incombenti, risulta molto piacevole perché si è concentrati sulla qualità delle pavimentazioni e dei manufatti ( quel che in gergo viene definito arredo urbano), sulle visuali che si aprono su vie e palazzi prima non visibili, su bordure eleganti e colorate, movimentate da lievi movimenti di terra che catturano lo sguardo. Magari non a tutti piacerà, ma credo che un progetto possa dirsi riuscito se la gente lo frequenta volentieri, se alla fine si sente un po’ a casa. Ieri ci sarà stata anche una folla soprattutto di curiosi, ma credo che alla fine i milanesi “adotteranno” e ameranno anche questo luogo come se ci fosse sempre stato.