Westpark è stato realizzato nel 1983 in occasione della esposizione internazionale di giardinaggio del 1983 ( IGA) . Ricordo quella manifestazione, cominciavo ad interessarmi di parchi e partecipavo di frequente a viaggi organizzati da Italia Nostra nelle città del nord Europa dove il tema del verde pubblico è sempre stato affrontato in maniera innovativa. Non ricordo i particolari ma la ricchezza dell ‘esposizione si ; ricordo che questo grande spazio ( 70 ha ) era stato modellato in maniera molto naturalistica con grandiosi movimenti di terra a simulare il paesaggio collinare ai piedi delle Alpi. Realizzato in una zona urbana molto congestionata e trafficata, doveva ricreare davvero un’ oasi verde per la popolazione , ricca di funzioni ricreative molto diversificate. Mi incuriosiva quindi molto tornare dopo una trentina d’anni ed osservare se e come gli intenti fossero stati mantenuti.
Arrivati da una arteria di grande traffico e lavori in corso, siamo entrati quasi senza accorgerci nel parco e dopo qualche passo eravamo già immersi in una zona di quiete . Westpark , che ha un disegno a farfalla con una strozzatura proprio al centro, si posa con le sue due ali sul quartiere di Sendling nella zona ovest della città .
Il disegno è piuttosto semplice ; i bordi delle ali sono resi mossi da colline rivestite di boschi che hanno il pregio di isolare acusticanente e visivamente l’abitato, mentre al centro si sviluppano grandi radure prative segnate da corsi d’acqua e laghetti. È un parco veramente magnifico , che con la maturità ha acquistato in bellezza.
Nonostante la grande unitarietà del disegno data anche da scelte vegetazionali piuttosto omogenee ( le macchie arboree sono ad es. realizzate quasi unicamente da tigli e aceri ) , al suo interno cela angoli diversificati e di grande interesse che si sono voluti mantenere dall’esposizione dell’83.
Vedi l’area dedicata all’Asia con i giardini giapponese, cinese, tailandese e nepalese. Area che non è solo contemplativa ma che viene fruita liberamente dalla popolazione : nel giardino giapponese ad esempio un cittadino stava suonando il violino per un piccolo concerto privato, nel tempio nepalese si tengono abitualmente lezioni di yoga e arti marziali , mentre a Capodanno i cittadini di origine tailandese si ritrovano qui a festeggiare.
Bello e ricco anche il giardino botanico che si estende liberamente lungo i margini del lago più grande , con una profusione di fioriture e piantagioni che si susseguono in un disegno non geometrico e parcellizzato, che si integra perfettamente nel paesaggio.
Il roseto è molto ricco e vanta circa 20.000 rose adagiate lungo le pendici di una collina.
Il tutto tra l’altro si visita senza pagare l’ ingresso , ma nonostante ciò colpisce quanto il giardino botanico sia curato e rispettato dagli utenti del parco, che sono davvero numerosissimi. Westpark pare che sia infatti tra le aree verdi più amate e frequentate di Monaco , e a ragione!
All’interno si trovano anche diversi punti ristoro, l’immancabile Biergarten e numerosissime aree gioco per i bambini. Ai giorni nostri un parco così ricco, anche come utilizzo di materiali ( si è fatto un uso massiccio della pietra sia per i camminamenti che per le fontane o per i corsi d’acqua) e come movimenti terra, e che impegna moltissimo dal punto di vista manutentivo , non si può più realizzare . Infatti Riem Park, di cui ho parlato nell’ altro mio post e realizzato con l’ esposizione floreale del 2005 , ha perseguito tutt’ altri criteri progettuali.
Ogni periodo storico cerca risposte diverse allo sviluppo , l’importante è che la ricerca continui e che sia sempre auspicabile trovare nuovi modi per dotare ogni città di spazi vivibili per la popolazione .