Di frequente passo a dare uno sguardo all’avanzamento lavori del nuovo parco nell’area Porta Nuova ex Varesine, parco che noi milanesi non vediamo l’ora di poter frequentare. Si parla della primavera estate del 2018 e da quello che è stato fatto finora mi sembra che le previsioni possano essere rispettate.
Per chi ancora non lo sapesse questa grande area verde, chiamata Biblioteca degli Alberi, progettata dallo studio Inside Outside di Petra Blaisse col contributo di Piet Oudolf e la collaborazione dello studio Giorgetta di Milano, coi suoi 170.000 mq sarà il terzo polmone verde in centro città.
Quali sono le caratteristiche di questo parco?
Credo che già osservando le fotografie scattate durante i lavori si possa intuire che grande rilievo sia stato riservato ai percorsi: questi, che sono tutti costituiti da linee rette, intersecandosi vanno a formare una maglia piuttosto fitta che delimita aree ( chiamati “campi” nel progetto) diversificate per funzioni e caratteristiche come giardini fioriti, prati,piazze…flessibilità e diversificazione quindi sembrano essere alla base degli obiettivi.
Ecco, devo dire che i percorsi mi lasciano un po’ perplessa. Mi sarei aspettata l’utilizzo del calcestre, materiale di pavimentazione ormai diffuso nelle aree a verde, che unisce alle doti di naturalezza e capacità di drenaggio anche facilità di manutenzione. Ho visto invece l’impiego massiccio di cemento spazzolato, sarà di di tipo drenante? lo spero proprio. Vero che ora , senza il verde che li ammorbidisce, i percorsi saltano molto all’occhio e danno un po’ di durezza e rigidità all’insieme anche per la scelta di tracciare linee rette e non curvilinee. L’intento del progetto comunque è quello di creare collegamenti facili e veloci tra tutti i punti di confine e i vari punti di interesse all’interno del parco oltre a quello di creare una scacchiera irregolare che identifichi aree differenziate. Sospendo quindi il mio giudizio e metto da parte la sensazione che avverto ora di una presenza poco naturale ed invadente.
Le foreste circolari : anche questo elemento caratterizzante si comincia a intravedere in questa fase dei lavori. Una ventina di cerchi piantumati con essenze arboree diverse, una per ogni circonferenza, saranno distribuiti lungo tutta l’area costituendo la dimensione verticale del parco ( ora se ne vedono un po’ meno della metà) L’intento didattico, oltre che ornamentale, di tale scelta é quello di evidenziare le differenze tra le diverse specie arboree rendendole più riconoscibili, anche attraverso scritte tracciate sui vialetti adiacenti. Le foreste circolari sono il cuore del progetto, l’idea vincente che proietta questa sistemazione all’interno di una visione moderna del verde urbano, pur mantenendo dei riferimenti nei giardini botanici del passato.
I campi: come già anticipato sono le aree che verranno a formarsi dall’intersecarsi dei percorsi. Variabili per forme e dimensioni, si differenzieranno per caratteristiche e utilizzi. Costituiscono la dimensione orizzontale del parco, quella fruibile dalla popolazione attraverso prati, aiuole fiorite, spazi gioco, aree di sosta. A parte alcune ristrette aree, già piantate, per ora non si riesce ad intuire quello che ci sarà.
UN primo lotto, tra via De Castillia e via Sassetti è già stato consegnato nella primavera di quest’anno, e come si può vedere dalle foto ha già raggiunto la sua maturità e bellezza. Si è partiti dalla ristrutturazione e ampliamento del giardino pubblico esistente attorno alla Fondazione Catella , e lo si è dotato di attrezzature varie come campi bocce, pergolati, aree di sosta con tavoli , aiuole con ortaggi…campi gioco per bambini. Questa rappresenta l’area più dotata di infrastrutture di tutto il parco ed é solo parzialmente recintata per poterne garantire maggiormente la fruibilità.
per saperne di più:
http://www.pnsc.it/architettura/la-biblioteca-degli-alberi/#
www.fondazionecatella.org
Hw Style, il general contractor incaricato per la realizzazione del 2° lotto: www.hw-style.it