Oltre alla famosissima Stella di Natale ( Euphorbia pulcherrima ) perché non acquistare invece una pianta meno conosciuta ma, a mio parere , più elegante e raffinata? Sto parlando della “Rosa di Natale” , Helleborus niger , una perenne della famiglia delle Ranuncolaceae che però, al contrario della Stella, deve pero essere collocata in giardino in un luogo piuttosto ombreggiato dove ci può regalare inaspettate e candide fioriture proprio intorno a Natale, come a volerci ricompensare della scarsità di luce di questo periodo.
H. niger e una piantina rustica, alta circa 40 cm, dalle foglie carnose, e dalle radici nerastre ( da cui il nome) nota fin dai tempi antichi. E’ stata di gran moda tra l’800 e l’inizio del ‘900 sia nel Nord Europa che in Italia come pianta da veranda . E’ ancor oggi molto utilizzata in Germania come pianta da giardino dato che resiste bene al freddo . Si trova anche naturalizzata nei nostri boschi e per coltivarla bastano pochi accorgimenti: esposizione ombreggiata o semi ombreggiata, terreno tendenzialmente pesante e basico ( con una buona percentuale di calcio). E’ una pianta velenosa.
In commercio , oltre a H. niger ( di cui si trovano alcune sue cultivar ) si possono trovare anche altre specie come :
H. foetidus – semicespuglioso, sempreverde, foglie coriacee seghettate, fiori verdastri che durano a lungo, adatti anche come fiori da taglio. E alto dai 50 ai 100 cm e fiorisce dallinverno alla primavera.
H. viridis – perenne, a foglia caduca, alto 40/45 cm, fiorisce come H. foetidus. I fiori sono verdi e ripiegati Ha foglie divise in 7/10 segmenti
H. argutifolius – uno degli ellebori più amati da Anna Peyron per il suo bel fogliame coriaceo, verde glauco, trilobato e seghettato . Porta fiori verdastri in grandi grappoli penduli. Dimensioni cm 60 x 45
H. orientalis – chiamato anche Rosa di Quaresima perché fiorisce tra marzo e aprile , è originario del Medio Oriente . Ha dato origine alla coltivazione di diversi ibridi dai fiori più appariscenti e dalle diverse sfumature di colore, dal porpora scuro al rosa al bianco verdastro o al rosso, più o meno striati e maculati. E’ alto circa 30 cm.
Insomma , una piccola perenne dalle scarse pretese ma dalle grandi performance, che non dovrebbe mai mancare nei giardini o terrazzi ombreggiati .
E per una pianta cosi antica non può mancare la leggenda “ ..si racconta sulla scia dei Vangeli che i Magi erano arrivati ai primi di gennaio alla grotta di Betlemme portando i doni destinati al Salvatore annunciato dalla cometa. Nei dintorni della grotta vi era una pastorella che, vedendo quei magnifici doni, l’oro abbagliante e i profumati aromi , si disperò perché non aveva nulla da offrirgli ; e già stava piangendo quando vide sbocciare tra la neve alcuni fiori bianchi dalle antere dorate : erano le rose di Natale , che lei poté donare al Bambin Gesù .”*
* tratto da Florario, miti leggende e simboli di fiori e piante di A. Cattabiani – Ed Oscar Saggi Mondadori