Le malvaceae sono una famiglia di piante , per lo più perenni o arbustive, molto vasta e distribuita nelle regioni calde e temperate. Si parla di circa 200 generi che comprendono più di un migliaio di specie, anche se a causa della continua revisione della classificazione non si riesce a stabilire un numero definitivo. Dato il nome si pensa subito alle malve e alle malvarose ( Althaea) , presenti sia allo stato spontaneo che nei giardini di campagna . Ma molte altre sono le piante appartenenti a questa famiglia diffuse e coltivate per il grande interesse commerciale che rivestono . Basti pensare alle fibre tessili come il cotone ( Gossypium barbadense) , la iuta ( del genere Corchorus ) o il kenaf (Hibiscus cannabinus ), alle specie alimentari come il cacao ( Theobroma cacao ), il karkadè ( Hybiscus sabdariffa) o il gombo ( Abelmoschus esculentus) , conosciuto anche come okra e che è coltivato da noi quasi unicamente in Sicilia, oppure quelle coltivate a scopo erboristico come la malva. Per non parlare poi delle specie ornamentali che comprendono gli ibischi ( circa 300 specie ) , l’ Abutilon o il Fremontodendron.
Il loro fiore, spesso vistoso, può essere singolo o riunito in infiorescenze ed é formato da 5 petali più o meno uniti tra loro all’ interno di un calice anche questo pentamero. Altra caratteristica spesso comune alle malvacee è la presenza di sostanze mucillaginose all’ interno delle foglie e del fusto che in campo officinale vengono utilizzate come sostanze calmanti, emollienti.
In questo post pubblico unicamente le foto delle malvacee presenti all’Orto Botanico di Brera , purtroppo appena colpite da una violenta grandinata.
